Arancia Ovale o Calabrese
La forma è come dice la parola stessa ovale con base leggermente solcata. La buccia è sottile e coriacea, di colore giallo arancio, con grana fine o media. La polpa è di colore arancio, caratterizzata da un sapore dolce e gradevole con un ridotto numero di semi, con elevata resa in succo. Tra le varietà bionde è la più tardiva, maturando tra Marzo ed Aprile e resistendo sull'albero fino a primavera.
LE ARANCE
L’arancio dolce sembra sia originario della Cina meridionale e dall’Indocina, si suppone sia una mutazione derivata dall’arancio amaro, che era presente in Cina sin dal 500 A. C.. Si pensa che sia stato introdotto dagli Arabi in Asia minore ed in Egitto prima dell’anno 1000 e più tardi in altre aree del Nord Africa. Fu introdotto in Sicilia nel XIV secolo D. C..
Appartiene alla famiglia delle Rutaceae, sottofamiglia Aurantioideae ed è classificato col nome di Citrus sinesis Osbeck.
Si presenta sotto forma di pianta di media grandezza a chioma compatta con foglie di grandezza media con picciolo alato, fiori bianchi (zagara) e profumati, germogli verdi. I frutti sono rotondi o sferoidali, senza mammelloni, polpa e succo agrodolce, con semi più o meno grossi e di varie dimensioni, con cotiledoni ed embrioni bianchi e poliembrionici. In determinate varietà d’allevamento i semi sono spesso assenti.
Vi sono degli ibridi intergenetici conosciuti come il troyer ed il carrizo, usati come portinnesti; ibridi interspecifici come il tangor ottenuto con mandarino ed arancio dolce, i più conosciuti sono il temple orange (Florida) e l’ortanique (Giamaica).
’’LE BIONDE’’
Varietà bionde: In questa qualità sono comprese le cultivar con maturazione precoce o in epoca media, con polpa e buccia di colore giallo–arancio, la varietà più diffusa in epoca di maturazione media-tardiva (aprile- maggio) è la ’’belladonna apireno o biondo di S. Giuseppe’’ ( rinomata località agrumicola calabrese), considerata ’’la bionda italiana più pregiata’’. E’ caratterizzata da frutti di pezzatura media di forma ovale con polpa dolce di ottimo gusto e pochi semi.
Navel: Questa qualità si nota esaminando esteriormente il frutto nella parte inferiore dove si nota una particolare escrescenza detta per l’appunto navel, esso non è altro che un piccolo frutto più o meno sviluppato dentro il vero frutto, ed è dovuto alla costante presenza nel fiore di un secondo verticillo carrellare, che si sviluppa dopo l’impollinazione.
Vi sono presenti sul mercato varie cultivar come: washintgton navel caratterizzata da frutti di pezzatura elevata senza semi, di forma da sferoidale ad obovoidale e buccia di colore arancio, polpa soda, tenera e succosa, zuccheri medi e acidità bassa (S/A = 10 – 12); navelina che deriva da una mutazione gemmaria della washintgton navel caratterizzata da frutti di pezzatura elevata o media di forma sferoidale, con buccia di colore arancio intenso e polpa tenera ma poco succosa, zuccheri e acidi medi (S/A = 8 – 21); navelate che deriva da una mutazione gemmaria della washintgton navel caratterizzata da frutti di forma ovale con pezzatura notevole, buccia di colore chiaro e polpa ricca di succo.
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La Calabria ha enormi potenzialità agroalimentari ... tanti prodotti meriterebbero d' essere valorizzati per poter poi chiedere l' ottenimento dei marchi di tutela UE - DOP e IGP ma purtroppo, a causa di una cattiva politica agroalimentare regionale ... sono ancora vergognosamente pochi i prodotti tutelati!!!
Vedi: ARANCIA BIONDA OVALE DI SAN GIUSEPPE
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